Mi chiamo Victor Lafisca e sono un pianista e clavicembalista.
La mia storia con la musica inizia prestissimo, quando avevo solo tre anni.
Durante una vacanza a Montecatini, sparii per qualche minuto, causando il panico in famiglia. Mi ritrovarono seduto accanto a una pianista che stava provando per un concerto. Mia madre voleva sgridarmi, ma fu fermata dalla musicista che le disse: “Questo bambino deve assolutamente studiare musica.”
Da lì tutto è iniziato: il pianoforte è entrato nella mia vita come un richiamo naturale, e il clavicembalo mi ha conquistato con il tempo, diventando una vera e propria scelta di cuore e di suono.
Suono, studio e approfondisco ogni opera con precisione e passione.
Sono laureato in pianoforte (Triennio e Biennio) e sto attualmente completando il Biennio in clavicembalo.
La mia creatività, emotività e duttilità mi portano a cercare sempre nuove strade interpretative.
Non suono soltanto: cerco di comprendere ogni brano nel suo contesto storico, stilistico e umano.
Il clavicembalo, con il suo contatto diretto con le corde, offre una varietà espressiva sorprendente che spesso supera quella del pianoforte.
Per me fare musica è un atto totale, che coinvolge tecnica, emozione e dedizione costante.
L’esperienza Erasmus in Francia è stata una tappa importante nel mio percorso.
Mi ha insegnato la calma, la pazienza, e mi ha fatto scoprire approcci didattici diversi che oggi porto nel mio studio quotidiano.
Dopo un primo approccio poco positivo con il clavicembalo, l’incontro con la Maestra Elisabetta Guglielmin ha segnato una svolta: mi ha fatto ritrovare entusiasmo e fiducia.
Ricordo ancora quando, dopo una mia esecuzione, mi disse: “Se non diventi un cembalista tu, io ho cannato come docente.”
Quelle parole mi hanno dato forza.
La mia storia musicale è fatta di incontri, studio profondo, qualche deviazione e tanta determinazione. È in continua evoluzione, ma sempre radicata nella passione che mi ha accompagnato fin da piccolo.